Il presidente della sezione
penale e del collegio giudicante della Corte d'Appello
dell'Aquila, Aldo Manfredi, ha provveduto al deposito della
sentenza n. 294/2024 del processo a carico di 28 imputati
relativo alla tragedia di Rigopiano avvenuta il 18 gennaio del
2017 e costata la vita a 29 persone che morirono nell'hotel
travolto da una valanga. A renderlo noto è la stessa Corte
d'Appello in una breve comunicazione pubblicata sul suo sito
web.
"Il deposito è avvenuto anticipatamente a quello assegnato -
si legge nella comunicazione -, onde consentire alle parti di
usufruire di ulteriore tempo per lo studio della sentenza, al
fine della eventuale proposizione di impugnazione".
La sentenza fu emessa lo scorso 14 febbraio e aveva portato a
otto condanne e 22 assoluzioni. I giudici avevano confermato le
condanne inflitte in primo grado per il sindaco di Farindola
Ilario Lacchetta (due anni e otto mesi di reclusione), per i
dirigenti della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio
(entrambi tre anni e quattro mesi), per il tecnico Giuseppe
Gatto e per l'ex gestore dell'hotel Bruno Di Tommaso (entrambi
sei mesi).
Oltre all'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, che
dovrà scontare una pena di un anno e otto mesi per falso e
omissioni di atti d'ufficio, erano stati condannati Leonardo
Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura (un anno e quattro
mesi), e Enrico Colangeli, tecnico comunale di Farindola (due
anni e otto mesi). Nel processo di primo grado Provolo era stato
assolto.
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