Un'inchiesta sull'incendio
che lo scorso anno ha causato 77 vittime a Johannesburg, la
capitale economica del Sudafrica, ha concluso che la colpa è da
attribuire all'incuria delle autorità.
L'indagine ha messo in luce una realtà di bande criminali che
si appropriano di edifici pubblici abbandonati per affittarli
illegalmente a immigrati irregolari. L'incendio dell'agosto
scorso è scoppiato in un quartiere noto per essere allo sbando,
afflitto da sparatorie, omicidi, prostituzione e spaccio di
droga. Dopo mesi di indagini, la commissione d'inchiesta
sull'incendio ha detto che la tragedia sarebbe potuta essere
evitata se le autorità avessero adottato misure preventive.
Dopo l'incendio si era fatto avanti un reo confesso che aveva
detto di avere appiccato il fuoco per disfarsi del corpo di un
uomo che aveva ucciso mentre era sotto gli effetti di
metanfetamina.
Johannesburg è una delle città più diseguali del mondo, con case
di lusso e piscine private nei sobborghi verdeggianti da un lato
e baraccopoli semi-abbandonate e infestate dalla criminalità
dall'altro.
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