La capitale dello stato
brasiliano di Rio Grande do Sul, Porto Alegre, è teatro in
queste ore di un esodo di residenti, in fuga dalla città rimasta
quasi completamente senza acqua né elettricità. Oltre il 70%
delle abitazioni nella metropoli di 1,3 milioni di abitanti -
allagata per l'esondazione del lago Guaíba - non ha più accesso
ai servizi essenziali.
Con le principali autostrade bloccate e l'aeroporto chiuso
l'unica possibile direzione da intraprendere - come suggerito
anche dal sindaco Sebastião Melo - è quella verso il litorale,
area che ha registrato meno danni per l'ondata di maltempo che
castiga da una settimana lo stato dove il 40% di residenti è
discendenti di italiani.
"Pensiamo anche noi di andare al mare perché ci resta solo
una piccola riserva d'acqua nel serbatoio e non è prevista una
normalizzazione a breve", dice all'ANSA l'italiano Antonio de
Ruggiero, docente di Storia contemporanea alla Pontificia
Università di Rio Grande do Sul (Puc-Rs). "Almeno tre quattro
famiglie di residenti del mio condominio si sono già spostate
verso la costa", ha aggiunto.
L'aumento del flusso di traffico verso la regione costiera
sta causando congestionamenti lungo le strade secondarie, dato
che le principali autostrade federali e strade statali sono
chiuse e l'entroterra è impraticabile a causa dalle frane.
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